I primi cento noleggiatori al mondo

LOXAM
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Il numero di giugno di International Rental News riporta un ampio estratto della tradizionale classifica dei cento più importanti noleggiatori a livello mondiale, stiamo naturalmente parlando di società che hanno come target industria, edilizia e intrattenimento.

Senza scomodare gli aforismi dedicati alla questione, chiunque sia dotato di buon senso sa benissimo che statistiche e numeri possono avallare qualsiasi argomentazione. A seconda della modalità di raccolta e presentazione, i dati sopportano qualunque tesi vogliamo avvalorare. Anzi, soprattutto nella comunicazione online, le info grafiche spesso sostituiscono in toto interi articoli, alleviandoci il peso di leggere testi difficoltosi ma esponendoci ad assumere concetti che un diverso grado di approfondimento ci farebbe invece apparire in modo anche ribaltato.

L’oggettività dei numeri

Partire quindi dalla consapevolezza di come questi dati sono raccolti ed esposti è la base per qualsiasi ulteriore considerazione. IRN spedisce un questionario che le società interessate compilano e restituiscono, assolvendo pienamente la funzione giornalistica degli intenti. Ciò che viene raccolto è aggregato, analizzato e commentato sulle pagine della rivista e in un opuscolo più dettagliato venduto a parte. L’estrema semplicità dei numeri richiesti è una modalità che ci trova concordi, avendo presente che più i numeri sono complicati da decifrare, più potrebbero avvalorare o confutare tesi meno oggettivabili. Spetta a chi legge il compito di verificare questi numeri, andando direttamente alle fonti ufficiali, quali bilanci depositati o altro o prenderli per buoni. L’equilibrio tra l’oggettività del servizio informativo, l’autorevolezza di chi propone la classifica, l’onestà delle aziende che compilano i dati e lo spirito critico lettori, reggono l’impalcatura per le funzioni che tale classifica deve assolvere.

Far parlare le cifre

Più complicato è, invece, ricavare da queste analisi le informazioni a noi più utili. Dando per assodato il commento competente e imparziale di IRN, ognuno deve poter trovare nelle tavole numeriche spunti per il proprio lavoro: dalle scelte organizzative, alle alleanze strategiche, ai risvolti commerciali. Per inciso, i consulenti specializzati servono anche a questo.

Stiamo parlando di colossi mondiali, di società quotate in borsa e presenti su tutto il globo: la prima reazione da parte delle aziende di casa nostra potrebbe essere quella di accantonare ogni ulteriore disamina, come se ciò non le riguardasse. Siamo abituati a ragionare in piccolo, a considerare il noleggio espresso in un raggio chilometrico ristretto, al massimo all’interno dei confini nazionali: perché mai queste cifre da capogiro dovrebbero interessarci?

Ovviamente, non è così, ci riguardano eccome.

Mettiamoci a confronto

Andando a scomodare solo per un attimo la “Teoria del caos” del fisico Edward Lorenz (“Il battito delle ali di una farfalla in Brasile, può provocare una tromba d’aria nel Texas”) o ricordando le vicende del bellissimo film di Robert Zemeckis “Ritorno al Futuro”, il nostro approccio muterebbe radicalmente.

Abbiamo visto recentemente che, con l’acquisto di Cofiloc da parte di Kiloutou, il mondo si è fatto decisamente più vicino e i cambiamenti li possiamo scorgere in un orizzonte non così improbabile, proprio fuori dalla nostra porta. Tutto ci tocca, ci toccherà presto. Anche le mosse dei colossi potrebbero costringerci a fare i conti con questi cambiamenti, quantomeno a trovarci preparati con consapevolezza.

Conclusioni

Da parte nostra lasciamo queste implicazioni alle vostre personali riflessioni; naturalmente siamo sempre disponibili per un confronto o per la condivisione delle chiavi di lettura. Ci limitiamo qui a riportare che, nella classifica dei primi cento noleggiatori al mondo, l’unica azienda italiana presente (Compagnia Generale Trattori CGT) si trova al 78° posto, con un fatturato di ben 45 volte inferiore a chi occupa la prima posizione (United Rentals): 115milioni di euro contro 5.261.

Se ci può consolare, scomponendo la classifica a livello europeo, CGT passa al 30° posto. Per la cronaca, la graduatoria continentale è guidata dalla francese Loxam (925 milioni) tallonata dalla finlandese Cramo e dalla filiale europea di Algeco Scotsman (avvalorata con 695 milioni). Sparisce purtroppo alla vista di questa sezione la seconda azienda italiana presente fino allo scorso anno, cioè il Gruppo Venpa 3, che nel 2016 occupava la 49^ piazza con un valore complessivo di produzione di 52 milioni.

Sono cifre che, se ancora ce n’era bisogno, ci fanno capire quanto siamo piccoli, come sistema e come singole realtà. Non è un dato di per sé negativo, serve però a ricordare quanto queste classifiche ci tocchino comunque da vicino. Il noleggio in Italia gode di un trend positivo che, in altre epoche, è stato erroneamente scambiato per una crescita favorevole per tutti a prescindere. Non commettiamo nuovamente questo errore. Oggi si cresce solo se si è consapevoli delle scelte che si fanno quotidianamente, se ci si confronta, se si sfruttano le occasioni per consolidare la professionalità di questa affascinante e moderna sfida imprenditoriale. Gli strumenti ci sono, da Rental Academy alle associazioni; dalle informazioni ai momenti di confronto.

Non mettiamo ancora la testa sotto la sabbia.

Tag dell'articolo: International Rental News

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