Fiducia, è una parola

Si continua a parlare di ripresa, e probabilmente per alcuni settori  le cose stanno andando realmente meglio, ma i dati Istat impietosamente registrano che a dicembre 2016, e rispetto allo stesso mese del 2015, c’è stata una flessione dello 0,2% della produzione nelle costruzioni, e l’andamento annuale 2016 non è che sia andato molto meglio, mentre i costi delle stesse aumentano, seppure di poco.

Un -0,2% su base mensile non è di per sé una catastrofe, ma sono ormai un paio d’anni che si sale e si scende sui decimi di punti percentuali, e le prospettive sembrano condannarci a questa continua lotta per la conferma di qualche convincente segnale positivo.

Resta da interpretare il clima di fiducia, paventato da molti autorevoli osservatori, che si scontra con i sentiment degli operatori, impegnato ogni giorno a tentare la quadra. Se dovessimo basare le prospettive sulle urgenze di alcuni comparti del’economia delle costruzioni, solo il recupero delle periferie delle grandi città sarebbe un volano non indifferente. Ma la scarsità delle risorse, unitamente a una burocrazia che, dopo essere stata “alleggerita” è peggio di prima, paiono sempre lì a spegnere ogni entusiasmo.

Tag dell'articolo: edilizia e costruzioni

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