In memoria di Antonello

Un ragazzo sano, bello e amante della vita, di appena ventiquattro anni. Si chiamava Antonello e faceva il decoratore. Per il suo lavoro, utilizzava le piattaforme aeree: le noleggiava presso una società specializzata, un serio professionista del noleggio, stimato nella zona di Asti, quella dove viveva Antonello, ma conosciuto in tutta Italia. Macchine sempre a posto e ben mantenute, come prescrive la normativa vigente.

Il noleggiatore di Antonello conosce molto bene la normativa e sa che non è sufficiente offrire macchine perfette e verificate. Sa che gli viene richiesto anche di accertare se chi utilizzerà la macchina sia perfettamente in grado di lavorare senza rischi. Sono mezzi che portano gli operatori anche a grandi altezze, e la legge ritiene che a manovrarle debbano essere persone adeguatamente formate e consapevoli di ciò che può capitare. Informazione (tecnica e sui rischi d’uso); formazione (riguardo l’applicazione di ogni singola categoria di piattaforma) e addestramento (cioè, provare praticamente la macchina e scoprirne i lati forti e quelli deboli, assieme a un istruttore), questo al momento indica la norma. Perciò il noleggiatore ha scelto di diventare un Centro di Formazione specializzato, scegliendo i contenuti e i metodi di IPAF, la più autorevole e riconosciuta associazione al mondo in tema di lavori in altezza. L’unica, forse, a preoccuparsi non soltanto di insegnare come si guida un mezzo, ma a mettere in condizioni gli operatori di lavorare con la piena consapevolezza dei rischi che si possono incontrare nel suo uso, in tutte le casistiche possibili.

Non è facile però coinvolgere i datori di lavoro sul tema della sicurezza e della formazione: un corso specifico di una giornata intera per ogni singola categoria di macchina, in un’aula di sei persone al massimo, viene molte volte ritenuto uno spreco di tempo e di risorse. Alcuni datori di lavoro trovano più conveniente mandare i propri operatori a uno dei numerosi seminari qualsiasi, spuntati come funghi ovunque, che mette in un’aula anche trenta persone per volta e “abilita” i partecipanti a sei, anche sette tipologie di macchine in una sola seduta: dai carrelli elevatori, ai sollevatori telescopici, alle autocarrate, a chissà cos’altro. I datori di lavoro, in questo modo possono risparmiare anche 50 o 60 euro per operatore. Tanto, dicono, quello che serve è un pezzo di carta da esibire a qualcuno per essere a posto con i decreti.

Antonello era un decoratore stimato, conosceva molto bene i rischi di questo mestiere; si era messo in proprio da poco tempo e non aveva ancora preso in considerazione i ripetuti inviti del noleggiatore a seguire un corso IPAF.

Il cestello della piattaforma aerea su cui lavorava, si è stranamente e improvvisamente impigliato a un balcone. Antonello si è trovato a prendere delle decisioni in fretta: sbloccare un dispositivo, provare a sbarcare sul balcone per disincagliare il cestello. Antonello non era assicurato da nessuna imbracatura.

Antonello è volato da un’altezza di ventiquattro metri, a ventiquattro anni. Qualcuno, magari, precedentemente aveva risparmiato 50, anche 60 euro. I genitori, gli amici, la fidanzata, adesso ne pagherebbero molti e molti di più per riaverlo indietro.

Tag dell'articolo: IPAF, piattaforme aeree, sicurezza

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