Torna in scena Safety Blues, il recital sulle morti bianche

Safety blues
Un momento del recital

Safety Blues è un recital musicale dedicato alle morti bianche e agli incidenti sul lavoro ideato, scritto e portato in scena da Pier Angelo Cantù, direttore del nostro portale. Cantù, che è anche formatore di formatori e manager che si occupano di sicurezza, ci racconta così la genesi dello spettacolo: “L’idea mi è venuta durante un noiosissimo convegno dedicato alla sicurezza, in cui i relatori che si alternavano al microfono puntavano il dito contro questo o quell’altro evidenziando la mancanza di norme e controlli come unica causa dei continui incidenti. Il tutto condito da una imbarazzante retorica istituzionale e da una serie di irritanti diciamo basta detti senza troppa convinzione. A un certo punto ho peso il mio bloc notes e ho cominciato a scrivere le parole che in quel momento mi venivano in mente: sensibilità, consapevolezza, nostalgia, ricordo, eccetera. Mentre tornavo a casa in macchina, dalla radio è partita una famosa canzone di De Gregori che ha ricomposto il tutto nell’idea di scrivere uno spettacolo sul tema”.

Qualcuno forse non sa che Cantù è anche un grande appassionato di musica rock, nonché critico musicale fra i più apprezzati. Detto fatto, con la collaborazione di alcuni musicisti e attori, ha preso corpo l’idea di “Safety Blues” un recital che ha il dichiarato intento di emozionare senza accusare, di riportare l’arte al centro di una riflessione sull’argomento. Le morti bianche e il mondo dello spettacolo non si sono frequentati spesso, quasi che l’incidente sul lavoro fosse una sorta di tabù che non può trovare spazio in una canzone o in un testo teatrale. I pochi musicisti, attori, cantanti che hanno cercato di metterne in luce gli aspetti umani, hanno però lasciato in eredità momenti di toccante poesia.
“Safety Blues” ripercorre questo rapporto. Una storia ampia che contiene storie più piccole, quelle delle persone coinvolte in alcuni eventi accaduti sui luoghi di lavoro. Episodi che narrano di incidenti mortali, racconti di chi ne è uscito vivo portando addosso i segni per sempre. Vicende raccontate da chi è stato strappato all’inferno per un soffio, o da un datore di lavoro più attento all’incolumità dei suoi operai che al conto in banca. E, laddove possibile, come succederà a Brugherio il 15 settembre, anche storie di persone del luogo: protagonisti, eroi, simboli loro malgrado di avvenimenti che non dovrebbero mai accadere.
“E’ proprio questo il senso dello spettacolo – aggiunge Cantù – toccare il cuore in maniera nuova e diversa, attraverso la narrazione, la recitazione e ascoltando dal vivo alcune tra le più belle canzoni dedicate al tema, suonate e cantate dai musicisti che mi accompagnano con una sensibilità rara e preziosa”.

 

Michele Trombello (il pprimo a sinistra) con alcuni colleghi a Las Vegas nel 2002

Tra le tante vicende che hanno visto protagonisti cittadini di Brugherio, per la serata del 15 settembre è stata scelta quella di Michele Trombello, la cui attività professionale si è incrociata direttamente con quella di Pier Angelo Cantù. Trombello, infatti, era manager di una importante società di noleggio quando Cantù dirigeva la prima rivista dedicata al settore. I due si erano incontrati durante una fiera nell’ottobre del 2001. Qualche mese dopo, Michele si è ritrovato protagonista di una vicenda eclatante, toccante, straziante, l’ultimo gesto della sua vita generosa.
Potete leggere la sua vicenda sul sito di Safety Blues dove potete anche farvi un’idea dello spettacolo. Il recital è a disposizione di aziende, enti, scuole di formazione e di tutte le strutture che vorranno proporlo per riflettere in modo nuovo e diverso, senza annoiare, su un tema delicato che deve sempre stare al centro dell’attenzione e della sensibilità di chiunque.

 

Tag dell'articolo: safety blues, sicurezza

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