Sono 17 gli incidenti mortali registrati dal programma IPAF

Nel gennaio di quest’anno IPAF ha lanciato un programma a livello mondiale di raccolta sistematica di dati relativi a incidenti/infortuni legati all’uso di piattaforme aeree (PLE), con l’obiettivo di incoraggiarne un utilizzo più sicuro.

Come riporta il comunicato stampa di IPAF

Produttori, società di noleggio, imprese di costruzione e utilizzatori sono invitati a riportare eventuali incidenti/infortuni di cui siano a conoscenza, utilizzando l’apposito modulo disponibile sul sito  ipaf.org/accident. Nella fase iniziale IPAF invita a riportare eventuali incidenti gravi e mortali legati all’uso di PLE avvenuti nel Regno Unito ed eventuali decessi avvenuti nel mondo, sempre legati all’uso di PLE, di cui si sia a conoscenza.

Il programma vuole creare un database completo di informazioni sugli incidenti noti in un formato comune, un archivio che ad oggi non esiste ancora. Il sistema consentirà di proporre azioni e iniziative sulla sicurezza, sulla base dei risultati delle analisi dei dati raccolti.

E i primi dati di questa raccolta informativa sono usciti proprio in questi giorni. Nella prima metà del 2012 gli incidenti mortali registrati sono stati 17

Le cause sono varie: scossa elettrica in 4 casi, ribaltamento in altri 4, morti connesse a guasti meccanici in 4 casi, cadute in 4 e intrappolammo in uno.

Undici degli incidenti registrati sono avvenuti negli USA, due nel Regno Unito e uno ciascuno in Australia, Olanda, Singapore e Spagna.

In occasione della presentazione di questi dati, che restano preliminari, IPAF ha invitato tutti gli operatori del settore a informarla di qualunque incidente, fatale o comunque grave, di cui vengano a conoscenza, ricordando che tutti i dati specifici sono tenuti rigorosamente segreti.

Più di 30 aziende di IPAF hanno siglato un accordo volontario in tal senso.

In generale, il settore delle costruzioni presenta uno dei più alti indici di infortuni mortali dei lavoratori. Secondo i dati della britannica HSE (Health and Safety Executive), ad esempio, 50 su 171 infortuni mortali rilevati nel 2010/2011 nel Regno Unito si sono verificati in questo settore. Tra gli infortuni non mortali più gravi, le cadute dall’alto rappresentano il 16% dei casi; proprio perché si sa poco sulla natura degli incidenti con cadute dall’alto e sul tipo di attrezzature interessate, l’IPAF ha lanciato la sua iniziativa.

Uno degli ostacoli a iniziative di questo genere è la naturale difficoltà per le aziende nel rilevare incidenti che hanno come protagoniste le proprie macchine o i propri addetti. Tuttavia si spera che questa iniziativa favorisca il cambio di mentalità necessario, mostrando come sia un elemento di responsabilità la trasparenza della comunicazione in questo campo.

Tag dell'articolo: IPAF, sicurezza

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