SEO e contenuti scadenti non vanno d’accordo

SEO marketing su Google per noleggiatori
SEO marketing su Google per noleggiatori

Praticamente tutte le aziende, di noleggio ma non solo, si sono dotate nel corso degli anni di siti web con cui promuovere la propria offerta, le macchine a noleggio, i servizi accessori e tutto il resto. E l’obiettivo primario di ciascuna azienda di noleggio è, da questo punto di vista, essere prima sui motori di ricerca, per poter trovare nuovi clienti potenziali per i propri servizi.

Come fare per raggiungere questo obiettivo?

Qualunque esperto davvero serio di ottimizzazione dei siti per i motori di ricerca (SEO) vi dirà che la cosa in assoluto più importante di tutte è creare contenuti utili, apprezzati o apprezzabili da chi li legge: il successo sui motori di ricerca, presto o tardi, arriverà. Come dicono gli esperti anglosassoni, in questo campo “content is king”, il contenuto è sovrano.

Questo aureo motto del marketing digitale non deve però far correre il rischio di commettere l’errore esattamente opposto, ossia quello di produrre valanghe di contenuti da pubblicare sui propri siti senza il minimo discernimento.

Secondo gli sviluppatori di WordPress, la piattaforma di pubblicazione open source più usata, soltanto i loro utenti producono quasi 74 milioni di nuovi post e 49 milioni di commenti ogni mese. A questi vanno quindi aggiunti tutti quelli prodotti da chi utilizza una delle altre piattaforme di creazione e gestione dei contenuti. Anche se è bellissimo pensare a quanto Internet abbia fatto per promuovere la libertà di espressione in tutto il mondo, non si può non pensare che la maggior parte di questi contenuti sia nel complesso fondamentalmente inutile, quando non addirittura vera e propria spazzatura.

Seo Marketing Web Optimization Sem BusinessIl compito dei motori di ricerca, Google in primis, è trovare e organizzare tutti questi contenuti per fornire quelli più adatti alle esigenze degli utenti. La qualità dei contenuti è, a tutti gli effetti, uno dei parametri più rilevanti con cui Google assegna le posizioni in classifica nelle pagine dei risultati di ricerca.

Oltre a questo, contenuti di qualità riceveranno più facilmente link da altri siti, il che aiuta ancora di più Google a capire che quel particolare sito va “premiato” con una posizione migliore. Da sempre, infatti, cioè fin dalla nascita di Google, il suo algoritmo (inizialmente chiamato PageRank) calcola un punteggio in base a cui più un sito riceve collegamenti in ingresso, più è “autorevole”, ossia importante.

Eppure, nonostante questi elementi all’apparenza ovvi, molti gestori e proprietari di siti sembrano prestare ai contenuti ancora troppo poca attenzione.

Di più non sempre equivale a meglio

Aumentare la quantità di contenuti pubblicati sul sito o sul blog aziendale non è sufficiente a far salire i propri punteggi di SEO. La disciplina dell’ottimizzazione per i motori è infatti in una situazione di costante evoluzione, con i motori di ricerca che diventano sempre più attenti a sgamare qualsiasi tentativo di ottenere un vantaggio indebito rispetto agli altri siti. Molti pensano che pubblicare tanti contenuti sia una sorta di assicurazione, che male non può fare, ma il rischio è quello di perdere tempo (e risorse) inutilmente.

Anche scrivere testi molto lunghi (almeno 1.000 parole) può essere controproducente se, per far credere ai motori di ricerca di aver scritto un articolo lungo, si nasconde il succo del discorso ai propri lettori: dopo essere arrivati a metà pagina (forse anche prima) se ne andranno…

Invece di scrivere contenuti inutili, è meglio usare il proprio tempo per scriverne di meno, ma di qualità superiore.

Che cosa rende un contenuto “buono” o “cattivo”?

SEO e marketing per il noleggioCominciamo con il contenuto “cattivo”. Si tratta di quello creato esclusivamente per farsi pubblicità, che non fornisce alcun valore (o quasi) ai lettori. In genere è di corto respiro e non risolve i problemi di chi legge.

Che cosa sia invece un contenuto “buono” è più difficile da definire, perché ciò dipende da molti fattori, come ad esempio il settore di attività dell’azienda, il tipo di clienti a cui si rivolge, il momento del loro in percorso in cui si trovano (dall’emergere di un problema alla scelta finale del prodotto-servizio, passando per le varie fasi di raccolta delle informazioni). Ne consegue che ciò che va bene per un’azienda di noleggio di piattaforme non è per forza adatto a una che noleggia macchine movimento terra, e che i contenuti cercati da chi risistema le facciate dei condomini sono diversi da quelli che servono chi esegue la potatura degli alberi. In ultima analisi, però, si può dire che i contenuti buoni sono quelli che offrono un servizio a chi legge.

Quindi, quando si creano contenuti per il proprio sito web, occorre pensare agli utenti a cui ci si sta rivolgendo. Alcuni elementi sono caratteristici dei contenuti di qualità:

  • offrono un servizio agli utenti, rispondendo alle loro domande o aiutandoli a raggiungere i loro obiettivi;
  • forniscono un’esperienza di fruizione (principalmente lettura, ma non solo) semplice, piacevole e accessibile su qualsiasi dispositivo;
  • forniscono i due elementi di cui sopra in modo rapido;
  • fanno tutto quanto indicato sopra meglio della concorrenza.

Vediamo brevemente questi quattro elementi uno per uno.

1. Forniscono un servizio agli utenti

Il SEO non si ferma con l’ottenimento di un punteggio elevato con Google. Prosegue infatti con l’offerta di contenuti validi ed educativi, aiuta a risolvere i problemi degli utenti e crea una connessione con l’azienda e il suo marchio.

E’ qui che entra in gioco la ricerca delle parole chiave giuste. Scavando nelle ricerche dei potenziali clienti si può capire che cosa cercano e scrivere contenuti utili dal loro punto di vista. Lo stesso Google offre strumenti utili per farlo.

In questa fase è utile crearsi delle cosiddette personas, ossia rappresentazioni delle persone che potrebbero avere bisogno dei nostri servizi (ad esempio, Alberto, giardiniere che ha bisogno di una piattaforma aerea per un lavoro di una settimana, o Giorgio, proprietario di un’impresa edile che non ha mai preso a noleggio un miniescavatore, ma ha il suo in riparazione). Sulla base di questi personaggi (di fantasia, ma rappresentativi di situazioni reali) potremo capire quali sono le parole chiave ricercate, e soprattutto i bisogni da soddisfare con i nostri contenuti.

2. Forniscono una esperienza positiva

Un sito ben progettato e ben costruito avrà un impatto positivo sulla strategia SEO. Quando il sito attrae un utente attraverso un motore di ricerca e lo coinvolge con contenuti utili in un ambiente piacevole, i motori stessi lo notano. E lo premiano.

L’esperienza di crea con siti semplici da navigare, dalla grafica leggera, con testi e titoli chiari, dotati di grafica pulita e sempre coerente da una pagina all’altra. Insomma: non i siti fatti da “mio cugino” che è “tanto bravo col computer”…

3. Forniscono i contenuti in modo rapido

I visitatori sono sempre più impazienti, e vogliono risposte immediate. Se il sito è troppo lento a caricarsi, e il contenuto non appare velocemente, le posizioni raggiunte con i motori di ricerca ne soffriranno. Avere un sito veloce, sia sui desktop che sui dispositivi mobili, è molto importante.

Uno sviluppatore di siti web capace e competente (con un portafoglio di lavori da mostrare, possibilmente già con clienti nel nostro settore di mercato) sarà sicuramente in grado di creare contenuti che non sacrificano la gradevolezza grafica né la velocità di funzionamento del sito.

4. Battono la concorrenza

Successo nel SEOEssere primi sui motori di ricerca significa logicamente battere i propri concorrenti. E altrettanto ovviamente questo significa essere migliori di loro nei contenuti creati per il proprio sito, secondo le caratteristiche viste ai punti precedenti.

Anche un attento monitoraggio della propria concorrenza è utile, da questo punto di vista, per capire i loro punti di forza e cercare di batterli sul loro stesso terreno. Siti web dei concorrenti privi di contenuti utili per i loro clienti sono un segnale della possibilità di ottenere buoni risultati da questo punto di vista.

Val più la pratica della grammatica

I contenuti sono la linfa vitale dell’attività di SEO. Creare la propria strategia basata sui contenuti aiuterà l’azienda a raccogliere più link in ingresso e a essere più visibile presso Google. Tuttavia i contenuti di qualità non cadono dal cielo, ma devono essere progettati, costruiti e calibrati.

L’investimento nella creazione di contenuti di qualità è ciò che separa i professionisti del SEO dagli operatori improvvisati.

I risultati non saranno magari immediati, ma arriveranno nel corso del tempo.

Tag dell'articolo: digital marketing, SEO

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