Perché le email battono i social media

Email o social media per il noleggio?
Email o social media per il noleggio?

Email o social media per il noleggio?

In questo periodo in cui i social media la fanno da padrone, anche le imprese con una clientela B2B (cioè che si rivolgono in prevalenza ad altre imprese) si domandano se non sia il caso di dotarsi di una presenza su Facebook o su Twitter. Noi stessi, qui su Rental Blog, abbiamo spesso trattato del tema, e continueremo a farlo.

La moda (qualcuno potrebbe definirla una mania) dei social network non deve però far passare sotto traccia l’importanza di un altro strumenti di comunicazione che non ha perso la sua importanza: il marketing e la comunicazione via email. Ci sono diversi casi e motivi per cui l’email ha ancora un ruolo rilevante nella politica di comunicazione di un’azienda di noleggio (e per cui anche di questo qui su Rental Blog si trovano esempi e consigli).

1. Le dimensioni contano

Nonostante la continua crescita dei social media, il mercato potenziale di persone che usano l’email è ancora molto maggiore del numero di utenti o iscritti ai vari social. E il numero di messaggi scambiati su Facebook e Twitter è ancora una frazione del numero di email scambiate nel mondo (anche senza contare lo spam, ovviamente).

A ben vedere, anche il traffico sulle varie pagine dei siti web è inferiore al numero di email scambiate.

Non per nulla, tutti i principali siti web di marketing e comunicazione (per non parlare dei vari blogger guru dei sistemi per guadagnare soldi su Internet) prevedono l’uso di newsletter e sistemi di comunicazione con i potenziali clienti basati sulle email.

Ma non è solo una questione di mera quantità (tutti hanno un indirizzo email, anzi, molti più di uno), ma anche di qualità.

Le newsletter create con passione e abilità, rilevanti, interessanti e spedite alle persone giuste nel pieno rispetto della privacy, sono strumenti migliori di messaggi generici “sparati” sulla propria pagina Facebook o il proprio profilo Twitter.

2. L’email è più personale dei social media…

Innanzitutto, nonostante la popolarità dei social network (anche per le imprese B2B), molte persone ancora non li usano, o lo fanno in modo saltuario e limitato al controllo di che cosa fa una ristretta cerchia di amici.

In secondo luogo, praticamente nessuna azienda usa i social network per la corrispondenza di lavoro. Certo: magari si stringono amicizie o ci si conosce sui social network (specie LinkedIn), ma la corrispondenza commerciale transita sull’email.

E poi c’è da tenere in conto il grave danno che certi gestori di social media (alcuni in buona fede, altri no) hanno fatto al marketing su questi mezzi di comunicazione, promuovendo pratiche sbagliate come se fossero utili o lecite.

3. …ma anche più commerciale

Anche se le aziende usano i sociale media per entrare in contatto con nuovi clienti, quando si tratta di trasferire il discorso su un piano più direttamente commerciale passano, come primo mezzo propedeutico all’interazione personale, all’email.

Questo non vuol dire che i social network debbano essere abbandonati e completamente ignorati, ma che l’email dovrebbe avere un ruolo prioritario rispetto a questi ultimi, perché è l’ultimo canale prima della vendita o dell’interazione personale finalizzata alla vendita.

4. L’email ha ancora un seguito

Le persone continuano a controllare la propria casella di posta, anche se poi vanno su Facebook o usano i motori di ricerca. In parte questo è dovuto al fatto che l’email consente di mantenere un contatto. Un’email non è come un messaggio postato su una bacheca di Facebook o un tweet, che potrebbero venire letti o perdersi nella corrente dei messaggi.

Per quanto piena e complicata sia una casella di posta, un’email arriverà lì e ci resterà, e potrà essere letta con calma in un secondo momento, in particolare se si tratta di una newsletter contenente informazioni utili per la loro attività.

5. L’email conduce più facilmente a contratti e affari

Se qualcuno si iscrive a una newsletter è perché è più predisposto di altri a ricevere offerte e a comprare online beni o servizi. Le probabilità che arrivino a un acquisto sono maggiori.

Sui social media, anche se può succedere che si presti attenzione a un’azienda o a un brand, le persone in realtà vanno per interagire con i propri amici, leggere le ultime notizie o giocare. Insomma: più per pensare ad altro che agli affari.

Attraverso una serie di comunicazioni mirate si possono invece preparare i clienti (attuali e potenziali) per un acquisto, attraverso email che illustrano consigli di utilizzo ed esempi dei benefici che la nostra offerta può procurare loro.

I social media sono più informali: le persone non ci vanno per discutere di opportunità di business, potenziali accordi di partnership o marketing B2B. Ci vanno per rilassarsi. Oppure per partecipare all’ennesima campagna di marketing che promette qualcosa in cambio di un “Mi piace” o un “Condividi su Facebook”…

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