Guida al SEO – 7: Collegare le parole chiave al contenuto del sito

SEO per farsi trovare sui motori di ricerca
SEO per farsi trovare sui motori di ricerca

Quando si ottimizza un sito web per i motori di ricerca occorre un piano di azione organizzato. La mappatura delle parole chiave è il processo con cui si determina quali, tra le centinaia di parole chiave individuate in precedenza, saranno assegnate a ciascuna pagina utile del sito. Si tratta inoltre di un sistema molto utile per stabilire quali pagine devono avere la priorità nell’ottimizzazione.

Questo è il tema di questo settimo articolo su come gestire le attività di SEO. Nel primo articolo abbiamo visto perché le aziende hanno bisogno di ottimizzare la propria comunicazione sui motori di ricerca, nel secondo come funzionano questi ultimi, nel terzo come pianificare l’attività di SEO. Poi nel quarto abbiamo perché è importante e in che cosa consiste la ricerca di parole chiave, e nel quinto come trovare e analizzarle; nel sesto abbiamo invece visto come ottimizzare il contenuto delle pagine.

Per capire quale è l’obiettivo della mappatura delle parole chiave alle pagine del sito può essere utile ricorrere a una metafora militare. Immaginiamo che il nostro sito sia un esercito e che arrivare in cima ai risultati di ricerca sia l’obiettivo della battaglia: il nostro esercito, per vincere, deve essere organizzato in modo da sfruttare le caratteristiche e le armi a disposizione di ogni suo plotone. Se così non fosse, potremmo avere troppi plotoni che combattono per gli stessi obiettivi mentre altri restano scoperti, e vengono conquistati dagli avversari. In questo caso non staremmo utilizzando il nostro esercito al massimo del suo potenziale.

Lo stesso vale per l’ottimizzazione dei contenuti. La mappa delle parole chiave altro non è che uno strumento con cui ci assicuriamo che la nostra faticosa ricerca di parole chiave non vada sprecata. Assegnare un obiettivo unico a ciascuna pagina del sito ci consente di essere certi che tutti i nostri obiettivi sono coperti e nessuna pagina sta combattendo con altre del nostro sito per lo stesso posizionamento.

Come creare la mappa delle parole chiave

La mappatura comincia elencando le pagine del nostro sito su un foglio Excel.

Mappa delle parole chiave per un sito di noleggio

Inserite nell’elenco ogni pagina che ritenete debba essere ottimizzata e il suo indirizzo URL. Se il numero di pagine è molto elevato, cominciate con quelle delle macro-categorie di prodotti o servizi offerti, che in genere corrispondono a quelle dei pulsanti del menù di navigazione del vostro sito (ad esempio, le tipologie di macchine offerte a noleggio). Per aiutarvi, cercate nel browser la funzione che vi consente di vedere il codice sorgente della pagina: lì troverete l’intestazione e l’URL, da copiare e incollare in Excel. L’URL è anche l’indirizzo ben visibile nella barra del vostro browser in alto.

Un altro metodo per accelerare questo processo un po’ noioso è usare uno dei numerosi strumenti appositi presenti sul mercato, che imitano il comportamento di un motore di ricerca e navigano nel vostro sito seguendone i link interni.

Una volta che avete registrato le pagine, utilizzate il vostro account di Google Analytics per verificare per ciascuna pagina il numero di visite che ha ricevuto, e poi aggiungete anche la posizione che trovate nella Console di Ricerca di Google nel rapporto sulle pagine più visitate (si tratta della posizione media registrata nelle pagine dei risultati di ricerca). Questi dati si possono anche scaricare da questi due siti in un formato che si può aprire in Excel, per velocizzare la ricerca dei dati e il successivo copia e incolla.

Assegnare le parole chiave alle pagine

Fatto questo, assegnate alle pagine le parole chiave individuate con la ricerca che abbiamo visto insieme negli articoli precedenti. Per ogni pagina, inserite nella colonna “parola chiave primaria” la parola chiave più ricercata e più rilevante per quella pagina. Usate i filtri di Excel per recuperare il numero medio di ricerche mensili per quella parola chiave, e inseritelo nella colonna di fianco. Fate lo stesso nelle due colonne seguenti per una parola chiave secondaria, che sia pertinente è correlata a quella primaria. Aggiungete altre parole chiave di secondo livello, se la vostra ricerca si è spinta in profondità.

Assicuratevi che le parole chiave siano correlate tra loro quando aggiungete quelle di supporto a quella primaria. Ogni pagina dovrebbe infatti avere un tema di ricerca unico, composto da una parola o frase chiave primaria e altre a corredo. Se così non è, significa che quella pagina sta cercando di ottenere troppi obiettivi contemporaneamente, disperdendo il suo valore.

E’ inoltre importante scegliere una parola chiave primaria che rappresenti la totalità del contenuto della pagina. Ad esempio, la pagina del proprio catalogo online che parla di piattaforme di sollevamento dovrebbe essere collegata alla parola chiave primaria “forme di sollevamento” e a tutte le parole chiave collegate a quest’ultima, anche se magari nella pagina sono presenti anche piattaforme autocarrate. Questo perché le piattaforme autocarrate costituiscono un sottogruppo della piattaforme di sollevamento: se si desidera utilizzare la pagina per le piattaforme autocarrate, forse conviene crearne una ad hoc dedicata solo a questi prodotti a noleggio.

Quando la mappa delle parole chiave viene completata, può essere utilizzata anche come strumento per individuare da dove partire con l’ottimizzazione dei contenuti del sito. Le colonne che riportano il numero di ricerche medie mensili, le visite e il posizionamento su Google forniscono tutti i dati necessari per scegliere quali pagine ottimizzare per prime.

Le pagine che possono migliorare di più, e da cui bisognerebbe partire con l’ottimizzazione, sono quelle posizionate alla fine della prima pagina o all’inizio della seconda pagina dei risultati di ricerca, poiché queste rappresentano un elevato numero di ricerche che ogni mese possono portare i nuovi visitatori.

Ovviamente, oltre a queste considerazioni meramente numeriche si devono valutare anche le priorità aziendali e le aree di business da far crescere di più o dove si concentrano le maggiori possibilità di ottenere profitti per l’impresa.

In questo modo sarà possibile far partire la fase successiva del processo, ossia l’ottimizzazione degli specifici contenuti del sito, usando questa tabella come vera e propria mappa dei punti da cui partire e degli obiettivi da raggiungere in via prioritaria.

I prossimi capitoli della nostra analisi sul SEO sono cinque:

Tag dell'articolo: digital marketing, SEO

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