Guida al SEO – 6: ottimizzare il contenuto delle pagine

SEO per farsi trovare sui motori di ricerca
SEO per farsi trovare sui motori di ricerca

Anche la migliore attività di ricerca di parole chiave non avrà alcun effetto sul posizionamento del sito web aziendale se non vengono effettivamente utilizzate per ottimizzarlo. Ma dove finiscono le parole chiave? Quali sono gli elementi dell’ottimizzazione per i motori di ricerca presenti sulle pagine che hanno rilevanza, e come si possono modificare in modo da migliorare le proprie performance e la propria visibilità?

Lo vediamo insieme in questo articolo, che il sesto della nostra analisi su come gestire le attività di SEO. Nel primo articolo abbiamo visto perché le aziende hanno bisogno di ottimizzare la propria comunicazione sui motori di ricerca, nel secondo come funzionano questi ultimi, nel terzo come pianificare l’attività di SEO. Poi nel quarto abbiamo perché è importante e in che cosa consiste la ricerca di parole chiave, e nel quinto come trovare e analizzarle.

Il concetto di utilizzo dei contenuti per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca si basa sull’allineamento delle parole utilizzate nelle pagine del sito con quelle che gli utenti utilizzano quando cercano sul web.

Ovviamente non si parla assolutamente di ingannare i motori di ricerca per farsi mettere in cima ai risultati: si tratta di fornire ai navigatori del web i contenuti che stanno cercando. E come avviene questa ricerca? Molto semplicemente, con le parole che si usano tutti i giorni. E nella stragrande maggioranza dei casi queste parole non appariranno sui materiali di marketing dell’azienda, ma devono apparire sul sito, partendo dalla ricerca che abbiamo visto negli articoli precedenti di questa serie.

Dove si ottimizzano i contenuti

L’ottimizzazione dei contenuti funziona solo quando si applica a tutti gli elementi della pagina, seguendo un tema comune e restando rilevanti e coerenti nella stessa pagina. Il testo della pagina e le parole in esso contenute sono importanti, ma altrettanto importante è il titolo della pagina: questi due elementi dovrebbero andare di pari passo. In seconda battuta, occorre lavorare su altri elementi, come le “meta description”, i sottotitoli, la presenza di parole chiave nell’indirizzo web (URL) della pagina e i testi alternativi che descrivono le immagini.

E’ utile osservare questi elementi da un punto di vista di codice HTML oltre che al loro aspetto che appare al visitatore del sito. L’immagine qui sotto mostra una pagina molto semplice con l’illustrazione di alcuni elementi del codice, sulla sinistra, e sulla destra come esso risulta nella pagina che vede ciascun utente.

Esempio di tag html per SEO noleggio

Il codice HTML include tutti gli elementi del SEO sulla pagina, anche in quelle molto semplici. Nell’immagine si nota che alcuni elementi sono chiaramente visibili a chi naviga, mentre altri sono letti esclusivamente dal browser, ma non vengono mostrati. Nel resto dell’articolo vedremo ciascun elemento, come viene mostrato e come lo si può ottimizzare.

Ottimizzare le varie parti della pagina

Tag del titolo

Anche se in genere non è visibile all’utente (tranne che nei blog, dove in genere corrisponde al titolo dell’articolo), il tag del titolo resta uno degli elementi più importanti della pagina per i motori di ricerca, anche se probabilmente è destinato a perdere rilevanza man mano che questi ultimi diventano sempre più esperti nell’interpretare il linguaggio umano.

Il tag del titolo dovrebbe essere lungo al massimo 70 caratteri, sostanzialmente perché questo è il numero massimo di caratteri che viene mostrato da Google nelle sue pagine dei risultati di ricerca. Titoli più lunghi non vengono penalizzati, ma vengono tagliati, e quindi sono scarsamente visibili a chi fa ricerche online, e le loro ultime parole non contribuiscono al posizionamento del sito. Ovviamente viene penalizzato chi riempie il titolo di parole chiave senza senso.

Il tag del titolo costituisce anche l’etichetta che viene mostrata nella parte alta nel browser; oltre a questo, alcuni motori di ricerca lo mostrano nella pagina dei risultati, in genere con una link sottolineato di colore blu.

Tag meta – descrizione

Anche se non ha impatto sul posizionamento, il tag meta della descrizione è rilevante perché costituisce il testo descrittivo in nero che viene mostrato in genere nella pagina di risultati di ricerca sotto il link blu. Spesso questo testo viene troncato dopo due righe, il che equivale grosso modo a 160 caratteri in Google. Questo testo (che in WordPress corrisponde al riassunto dell’articolo) pertanto è importante per convincere chi ha fatto la ricerca che la nostra pagina è migliore di altre nel rispondere alla sua esigenza. Per scriverlo non serve a ricopiare pezzi della pagina, ma conviene descrivere qual è la sua finalità (e perché è migliore delle altre pagine del web), possibilmente inserendo una call to action specifica.

Tag meta – parole chiave

Questo campo ormai, salvo rare eccezioni, non viene più utilizzato dei motori di ricerca, pertanto può essere ignorato.

Parole chiave nell’indirizzo URL

Se il vostro sistema di gestione del sito ve lo consente, potete modificare l’URL (ossia l’indirizzo) della pagina, in modo che contenga uno o più parole chiave. Se lo fate, fate attenzione a non esagerare: scegliete una sola parola o frase chiave, la più rilevante per i contenuti della pagina.

Una strategia intelligente, se il vostro sistema di gestione dei contenuti del sito lo consente, è impostare l’indirizzo usando nell’URL categorie e sottocategorie di prodotti, ad esempio creando un URL con la struttura www.azienda.it/categoria/sottocategoria/prodotto.html. Ad esempio, in questo modo si potrebbe avere l’indirizzo www.acme-noleggio.it/piattaforme/autocarrate/modello-xy.html. In questo modo tutte le vostre pagine descrittive dei prodotti si posizioneranno fin dall’URL per le parole chiave delle categorie e dei modelli che offrite a noleggio.

Non cambiate mai l’URL della pagina, a meno che il contenuto non cambi in modo radicale. E’ un po’ come se l’URL fosse l’indirizzo della vostra azienda, il motore di ricerca l’ufficio postale e le visite la posta: se cambiate l’URL troppo frequentemente, parte della posta, ossia delle visite che rimandano i motori di ricerca, andrà perduta, e rischiate che qualcuno, usando il vecchio URL non trovi più la pagina che stava cercando. Inoltre, se il motore di ricerca incappa in questo errore, vi penalizzerà.

Tag dei titoli interni alla pagina

I titoli all’interno della pagina (ad esempio H1, H2 e così via) sono sia un elemento creativo nella scrittura dei suoi contenuti, che un elemento utile per il SEO. A volte può essere difficile far convivere queste due funzioni: il titolo H1 dovrebbe usare le stesse parole chiave della pagina, ma chiaramente deve essere facilmente leggibile e sensato per gli esseri umani.

Contenuto della pagina

Il contenuto di ciascuna pagina dovrebbe essere descrittivo e lungo quanto richiesto dal suo tema e dalla sua funzione. Anche in questo caso occorre richiamare le parole chiave per cui la pagina deve essere utilizzata, ma senza esagerare. In ogni caso quando si scrive il testo della pagina bisogna pensare prima di tutto ai lettori e poi ai motori di ricerca: se si riesce a inserire con moderazione un certo numero di parole chiave senza stravolgere il testo, il risultato sarà ottimale anche per il SEO. Non bisogna mai scrivere  un testo solo perché sembra valido per l’ottimizzazione per i motori di ricerca, perché nessun visitatore lo leggerà con piacere. Diventa pertanto relativamente semplice scrivere dei testi che contengono le parole chiave giuste perché, come abbiamo visto in precedenza, bisogna che le nostre parole chiave siano quelle utilizzate dai visitatori nella loro vita di tutti giorni.

Dal punto di vista grafico, il testo dovrebbe essere diviso in paragrafi brevi, con titoli e sottotitoli per spezzarlo e rendere più facile una lettura veloce. Utilizzate se può servire anche gli elenchi puntati (ad esempio nelle specifiche tecniche dei prodotti offerti a noleggio).

Se possibile, inserite uno o due link il contenuto delle vostre pagine. I collegamenti nel testo presentano infatti due importanti benefici per il SEO: contribuiscono allo sviluppo del tema delle parole chiave, e trasferiscono autorità e valore delle parole chiave alla pagina a cui si ricollegano. È importante assicurarsi che lo strumento con cui creiamo le nostre pagine non stravolga i collegamenti verso l’esterno, ad esempio modificandoli nel corso di aggiornamenti successivi: in questo caso, infatti, non solo si perde il valore dei link, ma le pagine vengono anche penalizzate perché creano un disservizio a chi le legge.

Attributi delle immagini (alt tag)

Questi attributi sono nascosti alla grande maggioranza dei visitatori, e servono soprattutto per quelli che le utilizzano per navigare (ad esempio, gli ipovedenti, oppure coloro che navigano senza visualizzare le immagini), più che per il SEO. Tuttavia questi tag possono aumentare leggermente la rilevanza della pagina e dare qualche beneficio sul fronte della ricerca delle immagini sul web. Utilizzate parole chiave corte e descrittive: se l’immagine riguardo un prodotto offerto noleggio, semplicemente utilizzate il nome di quel prodotto. Se il nome non è descrittivo, potete utilizzare una o due parole chiave. Se l’immagine contiene del testo al suo interno, ricopiatelo nell’alt tag.

Se le immagini hanno una funzione meramente illustrativa (come quelle di stock che si comprano sul web) non serve inserire i tag. Come sempre, vale la regola che non si riempiono i campi previsti nel codice HTML con parole chiave: tentare di “fregare” i motori di ricerca non ha senso, e si crea solamente un disservizio a coloro che utilizzano questi tag per navigare nella pagina. Occorre ricordare sempre che questi elementi hanno in primo luogo una funzione per il navigatore, e solo in seconda battuta per il SEO: sono stati infatti definiti molti anni fa, come specifiche dell’HTML, ben prima che nascessero i motori di ricerca.

In altre parole, non pensate all’ottimizzazione dei contenuti come a una tattica del SEO: consideratelo invece un altro strumento per comunicare nel modo migliore i vostri messaggi attraverso l’esperienza che fornite sulla pagina e nel sito.

I prossimi capitoli della nostra analisi sul SEO sono sei:

Tag dell'articolo: digital marketing, SEO

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