Errori da evitare in un sito di noleggio: il caso Bay Crane

La Bay Crane fa di tutto per nascondersi online
La Bay Crane in azione

La Bay Crane fa di tutto per nascondersi online

La Bay Crane è di sicuro un noleggiatore americano di gru e di trasporti super-specialistici dotata di una grandissima capacità ed esperienza.

Sono venuto a conoscenza di questa azienda di New York per un’impresa eccezionale: il trasporto dello Space Shuttle Enterprise, dismesso dalla NASA l’anno scorso, dalla base di Houston fino alla USS Intrepid, una portaerei che, per chi non lo sapesse, è un museo galleggiante ancorato a New York lungo il fiume Hudson. Il tutto usando una sola gru.

Ci tengo a dire fin da subito che si tratta di un’azienda di grande competenza nel suo lavoro (come il trasporto dello Space Shuttle dimostra) perché nel resto del post, purtroppo, dovremo usare la Bay Crane Rentals come un esempio di errori di progettazione del proprio sito web, che non rende per niente giustizia all’azienda.

Dopo aver letto di questa impresa mi sono infatti recato sul sito dell’azienda per cercare altre informazioni, e da lì mi si è aperto un panorama desolante, fatto di almeno due errori gravissimi.

Un sito in Flash

La prima cosa che il sito di Bay Crane mi ha comunicato è stato una bella richiesta di aggiornamento del mio Flash Player, poiché la barra superiore usa questo linguaggio, molto in voga nei primi anni 2000 e ancora utile probabilmente nei siti delle società che… sviluppano Flash e vogliono farsi notare per la loro abilità.

Peccato che nel frattempo il mondo di Internet si sia aggiornato a standard nuovi e più comuni come l’HTML5 e che il Flash non sia visibile su una piattaforma estremamente rilevante per il traffico web come iOs (quella di tutti i dispositivi mobili Apple, per capirci). Senza contare che sul mio PC è stato necessario chiedere e riaprire il browser per poter visitare il sito: in un altro momento avrei chiuso la pagina senza tornarci mai più.

Con questa mossa Bay Crane, pur prevedendo una pagina iniziale almeno con i numeri di contatto, si è tagliata fuori da un importante gruppo di potenziali clienti, e creata il rischio di dare sui nervi a molti altri.

Vuoi vedere? Devi “pagare”

Una volta entrato nel sito, ho scoperto che praticamente quasi tutte le informazioni utili presenti sul sito di Bay Crane sono sottoposte alla richiesta di preventiva registrazione.

A parte le pagine standard (home, chi siamo, eccetera), l’unica pagina di contenuto a essere liberamente visibile è quella dedicata alle soluzioni di trasporto adottate, in cui sono presenti numerose foto dei mezzi Bay Crane in azione (una è all’inizio di questo articolo). Peccato che altrettanto non si possa dire delle pagine dedicate ai progetti e alle gru utilizzate.

La prima forse si poteva lasciare completamente libera, in modo da mostrare la grande esperienza dell’azienda in alcune tipologie di trasporti rappresentativi delle attività svolte. Al limite mettendo solo alcuni progetti simbolici, e chiedendo la registrazione per gli altri.

Nella seconda (quella dedicata alle gru), va bene mettere un modulo di richiesta per le specifiche tecniche delle macchine, ma perché non mettere almeno l’elenco dei mezzi offerti a noleggio, con qualche informazione di base?

Dal sito di Bay Crane un visitatore può solo farsi un’idea della competenza dell’azienda, ma qualsiasi richiesta di informazioni più specifiche è vincolata al rilascio di alcune informazioni di contatto, che vengono però richieste prima che il potenziale cliente abbia valutato appieno se l’azienda fa al caso suo.

E soprattutto prima che possa aver sviluppato quel minimo di fiducia necessario a far partire la relazione con il piede giusto.

Tag dell'articolo: internet, marketing, Rental Academy

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