Come evitare problemi quando si noleggia un’auto

Trucchi poco trasparenti autonoleggio
Trucchi poco trasparenti autonoleggio

Quando state per entrare in una filiale di autonoleggio, venite presi da un senso di tensione, come anticipando la presenza di qualche problema o seccatura?

Non siete i soli. Un giro sui vari portali di recensioni turistiche vi aprirà le porte su un panorama talora desolante di problemi e disservizi.

Premetto che il nostro Paese (e il resto del mondo) è pieno di ottimi noleggiatori che si danno da fare per risolvere i problemi della clientela (e non per crearne di nuovi), e che a volte il cliente resta sorpreso da piccoli problemi o questioni che avrebbe potuto evitare se avesse prestato maggiore attenzione in fase di prenotazione o di ritiro della vettura.

Tuttavia il numero di reclami e lamentele che si leggono su tutti i principali siti turistici è così elevato che è impossibile che sia sempre e solo “sfortuna” o disattenzione dei clienti.

Vediamo insieme, quindi, quali sono i principali comportamenti poco corretti o trasparenti che i noleggiatori del rent-a-car a volte mettono in pratica. In qualche caso conoscerli può aiutare ad evitarli.

Il problema delle assicurazioni

Essere assicurati è importante, sia per il cliente che per il noleggiatore (per il quale le vetture sono un asset fondamentale).

Tuttavia negli anni la proposta di assicurazioni aggiuntive o di costi per la riduzione delle franchigie sono diventati un tentativo abituale di far crescere il conto per il cliente, specialmente se si considera che tali coperture possono essere acquistate altrove a costi molto più bassi. In questo caso il noleggiatore tenta di proporre un servizio a prezzo molto elevato, sfruttando il fatto che il cliente è impreparato e ormai si trova in filiale, e non ha quindi il tempo o la voglia di verificare la reale convenienza di questa proposta.

Negli USA c’è anche chi assicura di aver parlato con addetti delle filiali che, in condizioni di massimo anonimato, hanno confessato che in alcuni casi anche i percorsi di carriera e i bonus sullo stipendio sono collegati a questi ricavi aggiuntivi.

Il problema dell’overbooking

Anche le aziende di autonoleggio, come le compagnie aeree, possono praticare il c.d. overbooking, ossia accettare più prenotazioni di quante vetture siano disponibili. Lo fanno per compensare il fatto che alcuni clienti cancellano le prenotazioni o riportano le auto prima del previsto, specie nei periodi di alta stagione e nelle località più frequentate, oppure perché preferiscono “subire” il ritardo di riconsegna del mezzo o il prolungamento del noleggio del cliente precedente, piuttosto che tenere fermo un mezzo solo per far fronte a questo rischio.

Non aiuta il fatto che a volte il soggetto con cui si prenota non è il noleggiatore vero e proprio, ma un intermediario, che non ha la visibilità delle vetture disponibili in filiale collegandosi al relativo gestionale interno.

Tuttavia, a differenza di quello che accade per i voli aerei, non esistono norme (italiane o europee) che obbligano il noleggiatore a risarcire i clienti che non ricevono la loro vettura, per cui l’unico danno che ne possono ricevere è quello di immagine, oppure quello per il noleggio di un veicolo migliore allo stesso prezzo pattuito (se non cercano di far pagare al cliente un upgrade, peraltro).

Se quindi un ritardo ha spostato il vostro ritiro in un momento poco fortunato, purtroppo c’è poco da fare. Ma in generale verificate sempre le clausole previste nel contratto al momento di prenotare online, e preparatevi a contrattare un upgrade gratuito, se possibile.

Il problema degli orari

shutterstock_306559112Restando sul tema degli orari, alcuni clienti, più raramente per fortuna, denunciano problemi legati a quelli di ritiro o riconsegna del veicolo.

I primi fanno riferimento ai problemi legati a fenomeni che in realtà non dipendono dall’autonoleggio, come ad esempio il ritardo dei loro voli. Quando un volo che deve arrivare alle 20 fa tre ore di ritardo non si può dare la colpa alla filiale, che ha tutto il diritto di chiudere alle 23. Purtroppo però in passato si sono verificati casi di filiali chiuse quando il sito web, all’atto della prenotazione, vantava orari di apertura 24 ore su 24, o compagnie di autonoleggio che hanno considerato non valida la prenotazione il giorno successivo, alla riapertura, nonostante l’auto fosse disponibile e il cliente avesse chiamato dall’aeroporto di partenza per avvisare del ritardo.

Il problema dell’orario di riconsegna è invece legato alla prassi di lasciare il veicolo (in sicurezza) nei pressi della filiale, nel caso venga riconsegnato la sera tardi, la notte o al mattino molto presto (quando la filiale è chiusa). In questo caso il problema non è di tipo logistico, anche se alcuni clienti si lamentano di dover lasciare una vettura a una filiale molto lontana dall’aeroporto, in orari in cui le navette chiaramente non sono disponibili.

Il rischio che si corre è legato allo scollamento tra il momento di riconsegna della vettura e quello di verifica dello stato in cui la avete riportata. Se il noleggiatore deve sollevare eventuali critiche o problemi sulle condizioni dell’auto (danni, eccetera), è bene che lo faccia subito, e quando voi siete presenti. Se, come si spera succede, è tutto ok, è fondamentale che il cliente riceva una attestazione scritta che non ci sono problemi.

Se possibile, cercate sempre di consegnare la macchina in orari di apertura, e soprattutto approfitattene per farvi rilasciare dal personale della filiale una dichiarazione scritta che va tutto bene, per evitare problemi successivi.

Lo stato della vettura e le condizioni del serbatoio, per non parlare degli addebiti successivi al noleggio, sono infatti altri due temi “caldissimi” di cui parleremo la prossima settimana.

Tag dell'articolo: autonoleggio a breve termine

Newsletter - RentalBlog

Iscriviti Qui alla Nostra Newsletter

Ricevi tutti i nostri aggiornamenti esclusivi sul mondo del noleggio

ARTICOLI CORRELATI

Rimaniamo in contatto!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i nostri aggiornamenti.

Marketing a cura di