I disagi di Mario

Spunti di riflessione sul servizio di noleggio da un'esperienza di noleggio di un furgone
Spunti di riflessione dal noleggio di un furgone

Spunti di riflessione dal noleggio di un furgone

Un lettore ci racconta la sua disavventura, ponendosi anche alcuni interrogativi, che a nostra volta offriamo a voi lettori, affinché ognuno trovi una sua risposta e magari la condivida.

Mario noleggia un furgone da una società che va per la maggiore – non un noleggiatore qualsiasi, quindi – presso un importante aeroporto nazionale. Lo porta a casa e l’indomani, alle cinque del mattino, si mette in viaggio. Dopo neanche una decina di chilometri, l’accensione perentoria della spia dell’olio (con tanto di invito a spegnere il motore con urgenza) convince Mario a fermarsi in un’area di servizio. L’addetto alla pompa, vestiti i panni del meccanico, gli conferma che di olio proprio non ce n’è più. Gli fa un rabbocco al volo e con rammarico gli dice che non gli potrà consegnare lo scontrino, perché la cassa è chiusa. Poco male, pensa Mario, già in ansia per aver perso una buona mezz’ora del suo viaggio, programmato al minuto. Mentre i chilometri gli passano sotto le ruote, Mario riflette su tutte le cose buone sul noleggio che ha letto su questo blog, e si domanda:

  • Per quale motivo un utente deve ritirare un furgone a noleggio privo di olio?
  • Chi controlla la pulizia del furgone, i livelli dei liquidi, il consumo degli pneumatici?

Alla riconsegna del mezzo, dopo aver espletato le procedure richieste e aver raccontato l’accaduto, altri interrogativi si accumulano nella testa di Mario:

  • Perché devo sentirmi dire che queste cose sono “colpa della cooperativa a cui la società affida la preparazione dei mezzi e che alla società va bene così, tanto solo un cliente su dieci arriva a fare reclamo, mentre gli altri, stremati dalle complicazioni, lasciano perdere”?
  • Perché devo pagare tutto l’importo del noleggio, senza che possa ricevere subito indietro i soldi spesi per l’olio?
  • Perché mi vedo addebitato automaticamente un importo, seppur piccolo, per carburante mancante (avendo fatto il pieno solo qualche chilometro prima) e comunque senza poter effettuare alcun riscontro oggettivo?
  • Perché devo mandare una mail per descrivere il disagio che ho avuto e chiedere alla società come poter ottenere il rimborso dei soldi spesi per l’olio?
  • Perché questa mail (suggerita dal personale allo sportello) non va bene, e una mail di risposta mi informa di seguire una procedura standard sul sito?
  • Perché inserendo i dati corretti nella procedura, riscontro che il sistema non li riconosce?
  • Perché devo aspettare al telefono un buon quarto d’ora prima di ricevere la risposta di una gentile operatrice che mi informa che per l’occasione prenderà in carico lei la richiesta?

Alla fine, Mario un interrogativo lo pone anche a noi:

“Siete davvero convinti quando scrivete che il noleggio è una bella, efficiente e gratificante esperienza d’uso delle cose?”

Dibattito aperto.

Tag dell'articolo: autonoleggio, B2B

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