Ecco le buone prassi della Regione Lombardia

Il sistema delle leggi regionali sulla sicurezza è da riformare
Il sistema delle leggi regionali sulla sicurezza è da riformare

Il sistema delle leggi regionali sulla sicurezza è da riformare

I decreti attuativi al Testo Unico sulla sicurezza, relativi alle verifiche periodiche e alla formazione all’uso di macchine “pericolose”, che interessano in prima persona noleggiatori, utilizzatori e datori di lavoro, non hanno mai risolto del tutto le diatribe normative in materia e, soprattutto, non hanno chiarificato l’applicazione di certe zone d’ombra rimaste inesplorate. La confusione è ben visibile sia a monte, dove si cercano sempre modalità per dribblare le prescrizioni (un classico all’italiana) sia a valle, nelle precarie attività di vigilanza di organismi di controllo spesso allo sbando perché in balia di interpretazioni che si contraddicono.

A fare un po’ di luce su ciò che riguarda i mezzi di sollevamento aereo ci pensa ora il freschissimo Decreto n° 6551 dell’08/07/2014 della Regione Lombardia, che regolamenta l’uso delle piattaforme di lavoro elevabili nei cantieri temporanei e mobili. Un documento ufficiale di “buone prassi” che entra decisamente e con competenza nello specifico di alcune tematiche, tra le quali lo sbarco in quota, un tema sempre attuale perché delicato e dove alcuni costruttori stanno spudoratamente “ciurlando nel manico” delle ambiguità (qui è sufficiente leggere le prime pagine di alcuni manuali d’uso e manutenzione per fare nomi e cognomi).

La redazione di linee guida è uno degli strumenti promossi dalla Direzione Generale Sanità nell’ambito del piano regionale della Regione Lombardia per la promozione della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Nella fattispecie, la pubblicazione rappresenta il lavoro conclusivo del gruppo “Lavori in quota” del Laboratorio Regionale di approfondimento “Costruzioni” composto da diversi soggetti che si occupano di lavori in quota e sicurezza nei cantieri: Organi di vigilanza, Organismi Paritetici, rappresentanti sindacali, rappresentanti di ordini, collegi professionali e associazioni (tra cui un rappresentante di IPAF), rappresentanti di produttori di attrezzature e coordinato dal Dottor Achille dell’ASL di Lecco.

La Linea Guida è composta da una parte generale comprendente definizioni, riferimenti normativi, indicazioni generali sulle misure di sicurezza da adottare durante l’utilizzo delle PLE e da una seconda parte redatta in forma di schede per utilizzi specifici che riguarda 7 possibili utilizzi in attività di cantiere. Di facile consultazione, queste schede trattano l’uso della PLE in ambiti applicativi diversi: lavori di potatura e manutenzioni del verde, montaggio di strutture prefabbricate, opere di finitura e/o completamento di edifici, montaggio di scaffalature metalliche e magazzini industriali, manutenzioni edili / impianti, lavori di demolizione e smontaggi, attività di bonifica manufatti in cemento/amianto outdoor. Ogni scheda descrive il contesto operativo, le condizioni organizzative e operative della PLE, la tipologia di macchina da utilizzare e le prescrizioni e divieti riferiti alla specifica circostanza di utilizzo comprendente i DPI, la fase preparatoria e di posizionamento nel sito di lavoro, la fase operativa e la messa a riposo a fine utilizzo.

Per chi fosse interessato, IPAF organizza due convegni appositi  nell’ambito di altrettante manifestazioni dedicate alla sicurezza: Expo Lavoro e Sicurezza (Milano, 1-3 ottobre www.expolavoroesicurezza.it) e Ambiente Lavoro (Bologna, 22-24 ottobre www.ambientelavoro.it).

Per conoscere le modalità di partecipazione basta seguire il sito www.ipaf.org/it.

Qui invece potete scaricare la Guida pubblicata per decreto.

Tag dell'articolo: noleggio, piattaforme aeree, sicurezza

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