5 modi per far funzionare il vostro marketing via email

Dopo Facebook, la posta elettronica
Come far scrivere oggetti interessanti per le email

La scorsa settimana abbiamo introdotto questa serie di post sul marketing via email, lo strumento tuttora più efficace per acquisire nuovi visitatori e trasformarli in clienti potenziali.

Oggi parliamo di un primo passaggio: come far arrivare i vostri messaggi al maggior numero possibile di ascoltatori.

La percentuale di messaggi (anche quelli che hanno ottenuto una qualche forma di permesso) che vengono cestinati dai fornitori di servizi di posta elettronica è infatti molto alta, e filtri anti-spam diventano sempre più intelligenti di minuto in minuto.

Quindi, a parte fornire dei contenuti veramente eccezionali, cosa si può fare per dare ai vostri messaggi la massima probabilità di passare oltre tutti questi ostacoli? Costruire la fiducia di chi li riceverà, prima ancora di inviarli. In questo modo saranno loro a verificare i filtri anti-spam e a fare qualsiasi cosa per ricevere le vostre comunicazioni via email.

La maggior parte delle newsletter via email sono degli inutili e fastidiosi spot, il che non le rende divertenti da leggere. Fate in modo che i vostri contenuti sempre interessanti, e vedrete che i lettori considereranno un’abitudine aprire i vostri messaggi.

Se non si crea questa fiducia e credibilità con ottimi contenuti, il resto delle tecniche non funzionerà molto bene. Ma ci sono comunque alcune cose pratiche che potete fare per dare ai vostri messaggi la migliore possibilità di arrivare a destinazione.

1. Iniziate ogni newsletter con un risponditore automatico

Diversi fornitori di servizi email (MailChimp, quello che usiamo anche noi di Rental Blog è il primo che mi viene in mente) consentono di creare sequenze predefinite di messaggi, che vengono applicate a tutti coloro che si iscrivono a una newsletter. Questo significa che tutti coloro che si interessano alla vostra azienda così tanto da iscriversi alle vostre comunicazioni vengono trattati nello stesso modo, a prescindere dal momento in cui lo fanno.

In questo modo è anche possibile fare una bella impressione, con uno o più messaggi pensati ad hoc, fin dal primo minuto con tutti i propri “ascoltatori”.

2. Usate un messaggio personale all’inizio

All’inizio del vostro rapporto epistolare via newsletter (ad esempio al secondo o terzo messaggio), mettete un’email indirizzata personalmente al ricevente. Qualcosa del tipo “Grazie di esserti iscritto, speriamo che ti piaccia quello che stai leggendo”.

Ovviamente questo non è un tentativo di far credere che si tratta di un messaggio scritto apposta per chi lo riceve, ma solo un modo di impostare la comunicazione con un tono più personale. E’ anche l’occasione per chiedere commenti, feedback o risposte.

E’ anche il momento giusto per applicare la regola numero 3.

3. Chiedete di essere considerati mittenti sicuri

Non importa quanto sia valido il vostro provider di posta elettronica: alcuni messaggi finiranno comunque nei filtri anti-spam. La miglior difesa contro questo fenomeno è convincere i vostri lettori ad aggiungere il vostro indirizzo di spedizione alla loro lista di “mittenti sicuri”, “contatti”, “mittenti attendibili” o “lista bianca” (white list in inglese). E il modo migliore per farlo è semplicemente quello di chiederlo.

Alcuni lettori lo faranno subito, che è il massimo. Altri non lo faranno, quindi prima o poi un messaggio finirà bloccato: se i vostri messaggi sono così interessanti da essere considerati importanti, si accorgeranno da soli che aggiungervi al loro elenco di mittenti approvati è una buona idea.

Ovviamente, conviene fare questa richiesta il prima possibile, cioè nei primi messaggi.

4. Stimolate le conversazioni

Assicuratevi di avere una persona che si occupa di monitorare eventuali risposte ai vostri messaggi, e che si tratta di una persona che ha ben chiari i motivi delle vostre comunicazioni (non l’ultimo degli stagisti, per capirci).

E’ anche utile fare in modo che i messaggi arrivino da una persona reale e non da un’azienda impersonale: nel campo “Da” dovrebbe cioè apparire il nome di una persona, e non solo un generico “info@acme.it”. Tutto aiuta nel rendere meno asettica la comunicazione, e, guarda caso, può generare opportunità di business nella gestione del rapporto con i clienti.

5. Occhio ai filtri anti-spam, ma senza esagerare

La maggior parte dei servizi di invio email e newsletter informa i propri utenti se si superano certi limiti (come l’uso di certe parole) che possono far scattare i filtri anti-spam. Alcuni sono piuttosto ovvii (come certi prodotti farmaceutici…), ma altri, come i termini di marketing o di vendita, sono proprio quelli più utili per comunicare la propria offerta (ad esempio “gratis” o “clicca qui”).

Questo è il motivo per cui il messaggio email dovrebbe essere succinto e puntare piuttosto a una pagina di atterraggio (landing page) dove si può essere più liberi con i termini utilizzati.

Ricordatevi sempre che state scrivendo per le persone, e non per tenere a bada i filtri anti-spam automatici. Sono i vostri lettori quelli che devono essere contenti.

Sì, ma… come si fa ad aumentare il numero dei propri lettori? La risposta nella prossima puntata.

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