Il SEO è una maratona

Ottimizzare il sito per i motori richiede tempo
Ottimizzare il sito per i motori richiede tempo

Ottimizzare il sito per i motori richiede tempo

Uno dei problemi più sentiti dell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), almeno dal punto di vista psicologico, è la mancanza di gratificazione istantanea. In un mondo in cui quasi tutto di può acquistare sul web o tramite il proprio telefono, in un istante e con un solo click, chi si occupa di marketing potrebbe sentirsi frustrato dal non avere risposte altrettanto rapide sul proprio lavoro.

Questo perché il SEO viene percepito come una delle leve del marketing operativo (al pari ad esempio delle promozioni), e quindi si crede che debba dare risposte e performance in breve tempo. In realtà, ottimizzare il proprio sito per i motori di ricerca significa pensare a come questo verrà analizzato e considerato da Google e soci. E qui la pazienza è d’obbligo.

Il lavoro è tanto

Per prima cosa, pensiamo a quanti altri siti, in questo preciso istante, stanno aggiungendo contenuto su Internet. Grazie allo sviluppo di sistemi facili per pubblicare contenuti online (non ultimo WordPress, che usiamo anche noi di Rental Blog), e alla diffusione dei vari social media, la quantità di contenuti aumenta esponenzialmente, e parallelamente si riduce l’attenzione dedicabile a un sito in particolare.

Questo crea problemi non solo alle persone in carne e ossa, ma anche ai motori di ricerca, che tutti questi contenuti devono trovarli, registrarli, catalogarli, indicizzarli e classificarli in ordine di importanza e valore per i lettori. Ci possono volere pochi secondi per pubblicare un post o un tweet, ma per i motori di ricerca ci possono volere giorni per accorgersene e per fare il loro dovere.

A questo si aggiungono altri elementi, positivi o negativi. C’è ad esempio chi dice che se il contenuto pubblicato su Google+ potrebbe essere indicizzato più in fretta, ma non è dimostrato. Quello che invece è confermato è che ci sono errori e passi falsi (e, ovviamente, anche pratiche “sporche”, cioè tentativi di fregare i motori) che possono portare a penalizzazioni nelle proprie posizioni nelle pagine dei risultati.

La concorrenza è tanta

Alle considerazioni sui motori di ricerca dobbiamo poi aggiungere quelle sugli altri siti che popolano il web. Esistono siti presenti online da molto tempo, che per questo godono naturalmente di una certa fiducia da parte dei motori. I siti più giovani non danno ancora garanzie analoghe in tal senso, e anzi si sono registrati casi di perdita di rilevanza nei risultati per le stesse pagine, quando era intervenuto un cambio di nome di dominio (ad esempio in seguito a una fusione).

Quindi il sito di un’azienda giovane richiederà più tempo per essere riconosciuto al pari di altri. In questo caso, quindi, possono essere utili altri strumenti di promozione online, come i social media, le campagne di banner pubblicitari (come Adwords), l’ottenimento di link al proprio sito. Oltre a portare qualche beneficio immediato in termini di traffico, questi strumenti avranno effetti benefici anche nel lungo periodo, segnalando anche ai motori di ricerca il valore dei vostri contenuti. Una cosa di cui i motori si ricorderanno, anche in futuro.

Tag dell'articolo: marketing, Rental Academy

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