Come creare pagine di atterraggio che funzionano

Come far atterrare i visitatori nel proprio sito
Come far atterrare i visitatori nel proprio sito

Come far atterrare i visitatori nel proprio sito

Partiamo subito con una domanda: che cosa è una pagina di atterraggio?

Iniziamo con il chiarire che stiamo parlando di comunicazione online, e di come far funzionare il proprio sito web nel modo migliore. Oltre ai contenuti tipici del sito aziendale, può essere utile prevedere anche specifiche pagine verso cui dirigere i visitatori, ossia le cosiddette pagine di atterraggio.

Una pagina di atterraggio è una pagina del sito web aziendale il cui obiettivo è massimizzare una specifica risposta da parte dei visitatori che ci arrivano. E’ una pagina a cui si arriva da una o più origini specifiche (un motore di ricerca, una campagna di invio email, un banner pubblicitario o l’acquisto di link sui motori di ricerca), dedicata a stimolare un’azione (contattare l’azienda, scaricare un documento, leggere delle informazioni). Questa azione generalmente consiste nella compilazione di un modulo, o in altre forme di contatto con l’azienda, che si spera possano nel tempo generare opportunità commerciali.

Le pagine di atterraggio sono quindi fondamentali, ad esempio, quando si organizza una campagna di marketing via email per la ricerca di nuovo contatti di potenziali clienti.

Tre modi di… atterrare

Ci sono almeno tre tipi di pagine di atterraggio. Le prime e più basilari sono semplici pagine del sito, integrate al suo interno e con la stessa identica grafica (barre, colori, eccetera). Possono raccontare, ad esempio, uno specifico prodotto o servizio, oppure una soluzione che l’azienda fornisce. Si tratta delle pagine di atterraggio meno efficaci dal punto di vista del risultato, perché anche se forniscono informazioni utili al visitatore, quest’ultimo può confonderle con il resto del sito e abbandonarle facilmente.

Un secondo tipo di pagina di atterraggio è costituito da pagine slegate dalla struttura del sito. Queste pagine presentano il logo aziendale e una grafica simile a quella del resto del sito (colori e tipi di carattere), ma sono nascoste dal traffico generale del sito. I testi e i contenuti sono focalizzati su una o due “chiamate all’azione”, e non è possibile raggiungere altre parti del sito navigandolo. Rispetto alle prime, possono stimolare più facilmente la risposta che si cerca (compilazione di moduli, richieste di contatto), ma c’è anche il rischio che molti visitatori le abbandonino dopo pochi istanti.

Il terzo tipo di pagina di atterraggio è costituito da veri e propri micrositi, ossia gruppi di pagine, spesso su domini diversi da quello aziendale, che raccolgono e presentano una serie completa di informazioni su un determinato prodotto o servizio. I micrositi sono molto efficaci nel raccogliere contatti e adesioni, ma non sono molto adatti a quei potenziali clienti che stanno già cercando una soluzione da acquistare, perché sono più generici e focalizzati sulla raccolta di contatti, più che sulla vendita diretta.

L’importanza del titolo

Uno dei componenti fondamentali di una pagina di atterraggio è titolo. Il titolo di una pagina è infatti il primissimo elemento che il visitatore legge, e quindi può letteralmente farlo restare o scappare a gambe levate. Il titolo dovrebbe quindi:

  • informare il lettore di che cosa esattamente l’azienda produce o offre;
  • ispirare fiducia, attraverso affermazioni oneste e non troppo “pompate”. Anche se certe frasi possono sembrare attraenti a chi le scrive (“Risultati garantiti!”), chi le legge si insospettisce subito;
  • affermare chiaramente quale è il beneficio che si offre a fronte della decisione richiesta (che cosa ottengo compilando il modulo e lasciando i miei dati);
  • spiegare che risultati si ottengono se si decide di provare i prodotti o i servizi dell’azienda.

Il titolo ovviamente non è l’unico contenuto della pagina di atterraggio, ma si integra con il resto del testo, con punti elenco che spiegano le informazioni necessarie. E’ consigliabile, a questo proposito, utilizzare paragrafi leggeri (non troppo lunghi), uno stile colloquiale (non troppo tecnico né noioso) e sottotitoli, in modo da consentire ai visitatori di “scannerizzare” i contenuti della pagina rapidamente, per poi decidere se sono interessanti o meno.

Tag dell'articolo: internet, marketing, Rental Academy

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