Rental Academy – Le testimonianze aziendali

Le testimonianze di clienti soddisfatti dei nostri prodotti sono tra gli strumenti più utili per aumentare l’efficacia di quasi tutti gli altri strumenti di marketing e comunicazione usati da un’azienda.

Tuttavia è raro che le aziende si organizzino per sfruttare adeguatamente questi strumenti. Perché?

In primo luogo, perché richiede tempo, e poi perché in genere non c’è un processo predefinito da seguire: nella migliore delle ipotesi arriva qualche messaggio spontaneo di ringraziamento, che sicuramente rappresenta una nota positiva e uno stimolo a proseguire nella propria attività, ma che non ha quasi mai impatti sulle attività di marketing.

Ed è un peccato, perché per un cliente o un potenziale cliente l’esempio portato da altre persone nelle stesse condizioni è trascinante: esso infatti mostra che qualcuno ha compiuto il grande passo (diventando cliente della nostra azienda), e ora è soddisfatto. Se il potenziale cliente vede che qualcuno prima di lui ha compiuto una scelta e ne è contento, sarà più propenso a farla anche lui.

In questo post vedremo quali sono le caratteristiche di una testimonianza (o testimonial, all’inglese) che porti beneficio all’azienda in termini di comunicazione.

Identikit della testimonianza perfetta

Le testimonianze, nel campo del marketing, funzionano quando sono credibili, specifiche ed entusiastiche.

Come si fa ad ottenerle? Semplice: bisogna usare testimonianze vere di vere persone.

Esistono infatti tre tipi di testimonianze:

  1. quelle inventate ad hoc dall’azienda o dai suoi consulenti di comunicazione;
  2. quelle scritte dall’azienda modificando o interpretando il pensiero reale di alcuni suoi clienti;
  3. quelle scritte di proprio pugno dai clienti.

Per quanto riguarda le prime, potrà capitarvi (o forse vi è già capitato) di incontrare persone che vi dicono che una testimonianza aziendale si può “fabbricare”, inventandosela e mettendola in bocca a un cliente fasullo. Beh, si tratta di un errore gravissimo. Una testimonianza inventata altro non è che una bugia, e a parte tutte le implicazioni etiche del caso, manca di obiettività. E l’obiettività è uno degli elementi fondamentali di un testmonial credibile.

Ben diverso è, invece, scrivere una testimonianza facendola firmare a un cliente che la condivide davvero, o modificare un testo o un ringraziamento scritto effettivamente da un cliente. Questo è consentito, e anzi auspicabile in quei casi in cui il cliente mostra entusiasmo verso la nostra offerta, ma magari non è in grado di esprimerlo.

Ma le testimonianze migliori sono quelle scritte dai clienti: non solo sono vere, e magari mettono in luce aspetti della nostra offerta a cui non abbiamo pensato, ma a volte sono molto particolari, e hanno un che di genuino che nessun esperto (spesso sedicente) di comunicazione potrà mai ricreare.

Le testimonianze sincere sono una fonte di ispirazione e spesso offrono punti di vista inattesi da parte dei soggetti più importanti per l’azienda, cioè i suoi clienti soddisfatti. In un prossimo post su questo tema vedremo come raccoglierle in modo efficace.

Tag dell'articolo: marketing, Rental Academy

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