James Bond e l’autonoleggio

19 Novembre 2015

James Bond e l'autonoleggio: uno sketch che fa pensare
James Bond e l’autonoleggio

Copyright: CBS Television

Prendere un’auto a noleggio non è un’impresa da poco, anche per l’agente segreto più famoso al mondo, come lo stesso 007 (Daniel Craig) ha scoperto a sue spese cercando di noleggiare un veicolo a Roma.

Non si tratta di un fatto realmente accaduto, né di una parte dell’ultimo film di James Bond, Spectre, recentemente uscito nei cinema di tutto il mondo dopo una lunga attesa. Si tratta invece di una bellissima trovata promozionale realizzata nel Late Show, lo spettacolo della CBS che fino a qualche tempo fa era condotto dal famosissimo David Letterman, e che recentemente è passato nelle mani di Stephen Colbert.

Il filmato (in inglese) è visibile qui sotto.

Una trovata che, al di là della promozione del film, fa perno sul confronto ridicolo tra la fantasia di un personaggio abituato ad avere a che fare con donne bellissime, nemici letali, Martini perfetti e auto da favola, e la realtà di una filiale di autonoleggio, descritta con ironia ma in modo forse non troppo lontano da quelle che si incontrano tutti i giorni.

Il mio nome è Bond, James Bond

Nello sketch, il nostro 007 è inseguito da pericolosissimi criminali, ma è rimasto senza auto. Per fortuna riesce a raggiungere la filiale di un autonoleggio, ma purtroppo non sa che essa racchiude insieme tutti i difetti che a volte vengono fuori in questo settore, e, più in generale, nelle attività che hanno direttamente a che fare con i clienti.

In rapida successione, infatti, l’addetto allo sportello riesce, tra le altre cose, a:

  • non degnare di uno sguardo Bond, che invece è palesemente di fretta;
  • perdere tempo con attività di back office più o meno inutili per il cliente;
  • sbandierare ai quattro venti (tra cui al cliente lì presente) che c’è una Chevy Impala da pulire del vomito di un bambino;
  • blaterare il vuoto slogan dell’azienda attraverso un banale saluto di benvenuto;
  • non riconoscere il nome del cliente nel momento in cui lo deve inserire nel sistema informativo;
  • stampare un modulo di noleggio con la stampante ad aghi, e richiederne la firma in almeno 10 punti diversi.

Uno sketch comico, quindi, ma che a mio parere ha tutte le carte in regola per essere utilizzato nei corsi di formazione su come (non) si gestisce il servizio cliente. Penso che a ognuno di noi, guardandolo, siano venute in mente diverse occasioni in cui si è trovato in situazioni come questa.

Le colpe del cliente… e del noleggiatore

Certo, anche Bond non è immune da difetti, dato che la sua storia di cliente del noleggio lo ha visto schiantarsi contro un edificio, finire in acqua e farsi sparare addosso da un esercito di russi armati di mitragliatori…

Ma per fortuna, Bond ha sempre riportato la macchina alla filiale con il pieno di benzina, e in fondo è solo questo ciò che importa per l’autonoleggio, no?

Come sempre, anche stavolta 007 ha risolto la situazione, e può fuggire dai suoi inseguitori a bordo di… una Chevy Impala.

Tag dell'articolo: autonoleggio

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